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Agriturismo

L'Isola d'Elba e' la terza isola piu' grande d'italia con una superficie costiera che si sviluppa in 147 km di costa. L'isola d'elba rappresenta l'immagine paradisiaca di un luogo che dai 1017 metri del Monte Capanne, il monte piu' alto dell'arcipelago toscano, dal quale si puo' ammirare nelle giornate limpide l'intero arcipelago, la costa italiana, e la corsica, si tuffa, a pochi chilometri di distanza, in spiagge e calette da sogno! L'isola d'elba, la maggiore tra le isole dell'arcipelago toscano, offre al turista, molteplici possibilità di soggiorno tra le cui soggiorni in agriturismi isola d'elba. L'elba e'una meta ambita dagli amanti del turismo sportivo, infatti nel periodo della bassa stagione molti sono coloro che raggiugono l'isola per scoprirla magari ripercorrendo vecchie milattiere in sella ad una bicicletta, in kayak circumnavigando le colorate coste bagnate dal suo mare turchese in primavera, o dagli amanti del trekking. In realta' gli sport che si possono praticare all'isoa d'elba sono veramente tantissimi, dalla vela, al parapendio. Negli ultimi anni l'isola e' stata anche protagonista di svariate manifestazioni nazionali ed internazionali, quali ad esempio nel campo velico la elba cup, alla quale hanno partecipato importanti team di fama internazionale, presenti anche nella coppa america, o la granfondo ormai famosa tra tutti gli amandi delle due ruote.Molti sportivi negli utlimi hanni hanno iniziato a d apprezzare il soggiorno in comodi isola d'elba agriturismi e si è asistito ad un forte rilancio del turismo enogastronomico grazie agli elba agriturismi. L'isola d'elba si raggiunge principalmente dal porto di Piombino, con circa un'ora di traversata su moderni traghetti che compiono un gran numero di corse giornaliere specialmente durante il periodo estivo. L'alternativa puo' essere l'aeroporto dell'elba situato in loc. La Pila nelle vicinaze del paese di Marina di Campo, uno dei paesi con il maggior numero di agriturismi isola d'elba. La viabilità interna dell'isola d'elba è assicurata da circa 170 km di strade asfaltate e altri 80 km di strade sterrate, spesso notevolmente panoramiche. Altrettanto panoramiche inseriti in suggestivi contesti ambientali, spesso sono le località sulle quali sorgono all'elba agriturismi ed alberghi. Per il turista che desidera trascorrere vacanze enogastronomiche in elba agriturismi, vi è la possibilità di prenotare all'elba agriturismi tramite le molte agenzie turistiche presenti sul territorio, oppure direttamente attraverso portali di informazioni turistiche dell'isola d'elba come elbaworld. E'importante però tener presente che grazie alla conformazione del territorio è possibile incontrare all'isola d'elba a solo 1 km di distanza dal mare, campagne coltivate, terrazzamenti di olivi e viti, all'interno di un suggestivo contesto ambientale, tanto che negli ultimi anni anche molte aziende agricole e vinicole dell'elba, si sono premunite alle nuove esigenze del turista, e del turismo enogastronomico. E' possibile prenotare all'elba agriturismi che offrono nel loro pacchetto, escursioni in mountain bike o a cavallo, facendovi esplorare la bellezza della flora e della tipica fauna dell'elba, attraverso degustazioni di prodotti tipici ed assaggi dei vini locali D.O.C. con l'opportunità di assistere a vendemmie ed alloggiare in confortevoli case rurali. VISITARE L'ELBA IN BASSA STAGIONE L'isola d'elba grazie al suo clima mite, puo' essere visitata durante tutto il periodo del'anno, il clima e' del tipo meditterraneo insulare, appartenente alla regione xerotermica, sotto regione mediterranea, e' caratterizzato da inverni miti ed estati calde e poco piovose, grazie anche alla termoregolazione del Mar Tirreno che garantisce cosi' un clima mite, con una bassa escursione termica annua ed una temperatura media di 17°c, ma i rilievi montuosi presenti sull'Isola, fanno sì che sul territorio Elbano si manifestino diverse fasce climatiche: clima mediterraneo lungo la costa, subcontinentale da un'altitudine di 450 mt ca. ,acquisendo la derivazione " submontana" una volta superati gli 800 mt. Ricca oltre che di straordinarie bellezze naturali, tra le quali le sue oltre 140 meravigliose spiagge e calette, l'Isola d'Elba e' ricca anche di storia e di cultura che la rendono uno splendida localita' di vacanza. Complessivamente 17.126 metri di spiaggia di cui: "7908 mt. di sabbia, 3510 mt. di ghiaia e 5708 mt. miste. VACANZE ENOGASTRONOMICHE ED ELBA ESCURSIONISMO L'Isola d'Elba, nota per le miniere, il turismo e la storia passata, e' anche molto conosciuta per la sua enogastronomia, tanto da essere stata preferita ad altre localita' come luogo di presentazione della fiera gastronomica Italiana(food Festival), tenutasi per ben due anni consecutivi, settembre 2002 – 2003, a Marina di Campo. Con i suoi piatti a base di verdure, carne e pesce ha da offrire veramente tanto agli amanti del buon cibo. Ed anche a quelli del vino; visto gli sviluppi che l'enologia locale ha avuto in questi ultimi anni. Ma torniamo al cibo, ai piatti che il tempo ha man mano messo insieme, provenienti dalla miscellanea di razze e modi di vivere che i posti di mare , ma in particolar modo le isole, riescono a riunire e far convivere. Il patrimonio gastronomico dell'Elba ha origini miste; anche saraceni e spagnoli, insieme a tanti altri navigatori hanno lasciato il loro segno. Povera e parca, perfino nelle pietanze piu' elaborate, la cucina dell'Elba presenta differenze e varianti da zona a zona, come il cavolo nero con l' acciugata di Portoferraio o la zuppa di uova, patate e cipolla di Capoliveri, il corollo della zona del Monte Capanne (parte occidentale dell'isola), o le sardine ripiene di Marciana. La grande disponibilia' di pesci fa dei piatti di mare le proposte prevalenti e piu' ricercate dai turisti. Le scelte possibili sono tante: dalle saporite pastasciutte di mare, ai mille modi di cucinare i crostacei, alle fritture di calamari e seppie, alla minestra di pesce, la zuppa di favolli, al cacciucco ereditato dalla vicina Livorno ma realizzato con qualche variante, molto apprezzato da Napoleone durante il suo soggiorno elbano. Senza tralasciare il classico baccala' , pesce molto presente sulle tavole del passato, che in virtu' della possibilita' di essere facilmente conservato rappresenta, nella storia gastronomica dell'intera Toscana, un punto fermo della tradizione culinaria. Valide proposte anche nei piatti a base di verdure con le zuppe di legumi e ortaggi ed altre preparazioni provenienti dai prodotti della terra. Non meno importanti i dolci, tipici delle grandi feste e delle ricorrenze patronali: corolli, strufoli, frangette. Patrimoni culturali propri delle generazioni passate, che si stanno perdendo, nella fretta quotidiana, nel tempo che manca per cucinare. Da non perdere le manifestazioni enogastronomiche che si tengono sull'isola, in maggio a Marciana Marina manifestazione gastronomica dei prodotti locali isola dei sapori, con assaggi di piatti di pesce, organizzati dal consorzio elbavoglio, in ottobre a Capoliveri, la tradizionale festa dell'uva, dove la popolazione del paese divisa in quattro contrade, si sfida nella riproduzione fedele di un determinato periodo storico elbano, con costumi, piatti tipici, in questi giorni il paese cambia letteralmente aspetto ricatapultandosi nei sapori dell'elba pasata. Interessante nel solito periodo, la festa della castagna che si tiene nel comune di Marciana nel paesino di Poggio, situato alla base del Monte Capanne, regione dei marroni e delle castagne. Agriturismo Forma di turismo che si svolge presso aziende agricole dietro pagamento di una tariffa giornaliera, solitamente modica. PRINCIPALI CARATTERISTICHE L’attività agrituristica può essere esercitata esclusivamente da operatori dell’agricoltura, singoli o associati, in connessione e complementarità con l’attività principale, ed è subordinata all’iscrizione dell’azienda presso appositi elenchi tenuti dalle amministrazioni regionali e al possesso di una licenza rilasciata dal comune di appartenenza. L’attività agrituristica non è in contrasto con quella agricola, poiché viene realizzata in gran parte attraverso l’utilizzo di prodotti e mezzi originari dell’azienda agricola stessa; essa comprende l’ospitalità in case o campeggi, l’organizzazione di attività ricreative e culturali, la somministrazione di pasti e bevande, purché realizzati all’interno dell’azienda oppure all’esterno con materie prime fornite dall’azienda. I locali adibiti alle attività agrituristiche devono coincidere con l’abitazione dell’imprenditore agricolo e con gli edifici presenti nel fondo. L’agriturismo costituisce un non trascurabile incremento di reddito per l’imprenditore agricolo. In effetti, attività importanti sono la ristorazione e la vendita di prodotti aziendali che, attraverso la valorizzazione di prodotti tipici o di prodotti biologici, consentono la creazione di valore aggiunto e l’incremento dell’occupazione. Altri interessanti aspetti riguardano l’offerta di servizi ricreativi e sportivi, quali l’equitazione, il trekking, il tiro con l’arco e varie attività di osservazione e studio della fauna e della flora presenti nelle aree agrituristiche, nonché la caratterizzazione dell’ospitalità rispetto alle tradizionali forme di ristorazione. Un ruolo fondamentale è svolto dalle attività gastronomiche: in tal senso, la ricchezza e la varietà delle cucine regionali italiane risulta particolarmente utile per attrarre nuove forme di turismo. ISTITUZIONE DELL’ATTIVITÀ AGRITURISTICA L’azienda agrituristica è stata definita agli inizi degli anni Ottanta del XX secolo come importante strumento per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente; l’Unione Europea, con la nuova Politica Agricola Comunitaria (P.A.C.), ha dato risalto alle attività agricole integrate con altre non eminentemente produttive. Infatti, dopo che l’agricoltura intensiva (largamente diffusa in Europa), aveva raggiunto limiti consistenti nelle produzioni in eccesso e un notevole impatto ambientale per l’uso massivo di fertilizzanti e fitofarmaci, si è voluta privilegiare e premiare un’attività svolta nel rispetto dell’ambiente e spesso a tutela delle tradizioni e degli usi agricoli. Anche le più recenti indicazioni dell’Unione Europea ribadiscono la volontà di mantenere e sviluppare l’attività agricola nelle zone rurali marginali, dove sarebbero auspicabili la nascita e la permanenza di pluriattività in grado di integrare i redditi agricoli: la produzione di prodotti tipici, l’utilizzo oculato delle risorse ambientali, lo sfruttamento della vocazione turistica di molte zone dovrebbero frenare lo spopolamento delle aree rurali. Il piano di sviluppo rurale, strumento di programmazione della politica agricola regionale per il periodo 2000-2006 – previsto dal regolamento comunitario 1257/99 che descrive i sostegni comunitari allo sviluppo rurale – contiene tra le sue misure incentivi alle attività agrituristiche. AGRITURISMO IN ITALIA L’agriturismo in Italia è stato regolamentato con la legge quadro n. 730 del 1985; con essa l’agricoltura viene sostenuta qualora siano previste forme di turismo nelle campagne al fine di migliorare il reddito degli imprenditori agricoli, favorire la permanenza nelle zone rurali, promuovere la conservazione dell’ambiente, valorizzare i prodotti tipici e le tradizioni culturali delle zone rurali. Tali attività possono essere svolte dall’imprenditore e dai suoi familiari; la ricezione e l’ospitalità prevedono l’offerta di alloggio, la presenza di luoghi aperti per i campeggiatori ecc. L’attività agrituristica deve essere però complementare alle altre attività propriamente agricole, quali la coltivazione del fondo e l’allevamento di bestiame. Gli edifici utilizzati per scopi agrituristici devono essere interni al fondo, non più utilizzati per scopi specificatamente agricoli, e restaurati nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e ambientali specifiche della zona in cui si trova l’azienda. Le regioni italiane hanno il compito di determinare i criteri, i limiti e la disciplina amministrativa relativi alle attività agrituristiche; le regioni stesse possono concedere incentivi agli imprenditori che decidono di cimentarsi in tali attività. Diversi enti locali, quali le comunità montane e le associazioni di comuni, compresi nelle zone d’interesse agrituristico, possono determinare degli interventi straordinari tramite appositi piani, riferiti alle attività agrituristiche. A livello nazionale l’agriturismo è una realtà in espansione; le aziende operanti nel settore sono circa tremila, affiliate alle tre associazioni Turismo Verde, Terra Nostra e Agriturist. In particolare aumentano le aziende agrituristiche laddove l’ambiente e il paesaggio offrono una maggiore attrattiva per il turismo, e l’agricoltura, per poter sopravvivere, deve convertirsi in attività multifunzionale. Queste condizioni si verificano prevalentemente in montagna e in collina, ma anche in prossimità delle aree protette.